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"De Klassieker": l'arte contro il sudore.

  • Immagine del redattore: baldifederico
    baldifederico
  • 31 gen 2018
  • Tempo di lettura: 3 min



9 ottobre 1921, Amsterdam, va in scena il primo classico tra Ajax e Feyenoord, ci troviamo nella “1ste Klasse”, la prima serie del calcio olandese, quella partita finirà 3-2, ma il risultato finale non verrà mai convalidato, infatti i giocatori del Feyenoord protestarono talmente tanto per un gol fantasma assegnato all’Ajax (quello che sarebbe valso il 3-2), che la partita fu rigiocata e terminò sul risultato di 2-2. Questo episodio ha acceso indubbiamente la rivalità tra le due squadre, ma negli anni seguenti gli scontri tra le due compagini, divennero molto più duri e violenti. La radice di questo derby però va ben oltre il calcio e lo sport in generale: Ajax contro Feyenoord è infatti anche lo scontro tra due modi di essere, tra due città, Amsterdam e Rotterdam, con caratteristiche assai diverse:

se la prima infatti è considerata la città del lusso, dell’arte e degli sprechi, la seconda è invece la città del porto e dei lavoratori, una differenza culturale che si riflette in qualche modo anche in campo, se al “de Kuip” di Rotterdam si presta maggior attenzione alla grinta e alla cattiveria dei giocatori, ad Amsterdam si bada di più al bel gioco, alla tecnica, ai dribbling. Ajax-Feyenoord dunque è anche uno scontro sociale, poveri lavoratori contro ricchi spendaccioni.


La rivalità non si ferma nemmeno davanti alla maglia della nazionale olandese: nel 1962 la selezione arancione era composta da due blocchi di giocatori, cinque provenienti dall'Ajax e sette dal Feyenoord, il risultato fu una faida interna tra le due compagini, conclusasi, con il boicottaggio delle convocazioni del ct della nazionale da parte dei giocatori del Feyenoord, che rifiutandosi di vestire la maglia “orange”, oltre a creare un enorme scalpore, subirono una squalifica di un anno. Dalla nazionale alle tifoserie, le cose non cambiano; negli anni '70 il fenomeno “hooligans” si espandeva a macchia d'olio in Inghilterra, ma anche l'Olanda fu coinvolta, tanto che nel 1976, ad Amsterdam venne fondata la “F-Side”, frangia estrema del tifo lanciere; a Rotterdam non restarono certo a guardare e poco tempo dopo, balzò alla cronaca la “Legioen”, una serie di violenze ad opera della tifoseria del Feyenoord, tifoseria che si dichiarerà presto di estrema destra, manifestando attraverso numerosi episodi odio razziale e antisemitismo; un qualcosa di assurdo se si pensa che proprio la città di Rotterdam fu rasa al suolo dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.


Le due fazioni ultras arrivarono al culmine della loro rivalità nel 1997, nella cosiddetta “Battaglia di Beverwijk”, uno scontro fisico tra tifosi dell'Ajax e del Feyenoord, finito in tragedia, con la morte di un supporter dei lancieri pestato a sangue dai tifosi di Rotterdam. Nemmeno davanti ad una morte le tensioni si placarono, anzi nel 2004, un match tra le giovanili delle due squadre fu interrotto a causa dell'aggressione da parte di alcuni hooligans dell'Ajax di una giovane promessa degli avversari, il centrocampista Jorge Acuna, colpito alla testa e spedito in ospedale; nello stesso episodio i tifosi dell'Ajax riuscirono a salvare dal linciaggio un proprio calciatore, si trattava di uno dei giocatori che da lì a breve sarebbe diventato una stella del calcio olandese, Robin van Persie.

L'ultimo episodio di odio tra Ajax e Feyenoord risale al 2016, quando il portiere Kenneth Vermeer, dopo esser passato dall'Ajax al Feyenoord, fu accolto all'Amsterdam Arena, dai suoi ex tifosi con un manichino, con il suo nome e il numero 1 sulle spalle, impiccato, calato dagli spalti: un episodio indubbiamente di cattivo gusto, ma che dimostra quanto in Olanda non ci sia affatto razionalità quando si parla di “Klassieker”, perché Ajax e Feyenoord non sono solamente due squadre, sono due stili di vita, che da quelle parti non si possono mai mischiare, non esiste una via di mezzo, o sei da una parte o sei dall'altra, “Godenzonen” o “De club van het volk”, Ajax e Feyenoord in comune hanno solo i colori.

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