In difesa dei Ball.
- Leonardo Burberi
- 16 gen 2018
- Tempo di lettura: 3 min
e di come LaVar Ball sia uno dei più grandi geni del marketing nel basket moderno.
Per chi segue assiduamente la pallacanestro oltreoceano il nome della famiglia Ball non sarà certo nuovo, anzi per molti appassionati di basket risulterà essere uno dei nomi più ricorrenti (e odiati) dell’ ultimo anno. Ma facciamo un passo indietro per chiunque non conoscesse la famiglia Ball e avesse aperto questo articolo incuriosito dal titolo: La famiglia Ball è composta da tre giovani cestisti dai nomi improbabili, ovvero Lonzo, LiAngelo e LaMelo. Il primo è stata la scelta numero 2 al Draft 2017 da parte dei LA Lakers mentre gli altri due, hanno preferito saltare il college per fare il salto definitivo tra i professionisti in Lituania al Vytautas, uno squadra non proprio al top, ma che ha permesso loro di iniziare le rispettive carriere tra i pro.

Fin qui nulla di strano direte voi, e infatti il pezzo forte arriva solo adesso: il padre il questi tre giovani cestisti è LaVar Ball, un signor nessuno che ha saputo nel corso
dell’ ultimo anno costruire una bolla di risonanza mediatica così forte da rendere lui e i suoi figli famosissimi e conosciutissimi grazie alle sue sparate a zero sul mondo della pallacanestro con uno stile di comunicazione che potremmo ricondurre all’ attuale presidente degli USA Donald Trump. Bisogna infatti sapere che già qualche mese prima del draft NBA LaVar Ball iniziò ad aumentare l’ aspettativa nei confronti di suo figlio

Lonzo, con dichiarazioni piuttosto pesanti come ad esempio l’ assoluta certezza che scegliendo Lonzo, i Lakers sarebbero tornati finalmente a fare i Playoff dopo anni di limbo, affermando che lui stesso avrebbe potuto battere His Airness Michael Jordan in 1VS1 ai tempi del college, o ancora criticando pesantemente l’ andamento della squadra e additando il coach dei Lakers (Luke Walton) come poco capace di gestire il figlio Lonzo e molte altre sparate a zero che ad elencarle tutte faremmo notte. Insomma LaVar Ball è un provocatore, lo sa fare benissimo e questo genera nelle varie community di appassionati di basket sparse per il web un profondo odio nei suoi confronti che generalmente si manifesta nella sezione commenti degli articoli dedicati ai suoi figli. E qui entra in gioco questo mio pezzo, per farvi capire come in realtà LaVar applichi in modo assolutamente perfetto la locuzione “basta che se ne palri”: non esi

ste la cattiva pubblicità e lui lo sa bene: grazie alle sue provocazioni è divenuto talmente famoso che ha creato un brand personale suo e dei suoi figli, il Big Baller Brand che produce scarpe da pallacanestro e abbigliamneto sportivo, in pratica grazie all’ abilità comunicativa del padre, Lonzo Ball ha il suo personale marchio di scarpe nella Lega di pallacanestro più importante del globo, mica uno scherzo e tutto questo a soli 20 anni.
Oltre a questo LaVar ha criticato aspramente il mondo NCAA del basket collegiale, quindi cosa fa? Ma ovviamente crea una lega di pallacanestro giovanile

sullo stile NBA chiamata Junior Basketball Association, che dovrebbe servire ai giovani atleti come valida alternativa alla NCAA per entrare da subito nel mondo del professionismo negli USA e non dover per forza emigrare in Europa, che dovrebbe inizare la prossima estate.
Per farvi capire quanto LaVar Ball sia divenuto ormai un vero e proprio faro mediatico all’ interno del mondo della pallacanestro, la prima partita in Lituania dove hanno giocato i suoi due figli LaMelo e Liangelo, è stata seguita da circa 100.000 persone sulla diretta streaming, un pubblico vastissimo che una squadra come il Vytautas (che gioca in un palazzetto da 1500 posti) non si sarebbe mai nemmeno sognata: ecco questa è la forza mediatica del personaggio di LaVar Ball.

Ma quindi questo mio pezzo a cosa serve? Ad elogiare i Ball? Bhe in parte si, poiché da appassionato di comunicazione e basket non posso far altro che fare un plauso alla vincente strategia di marketing di Lavar Ball. Mentre dall’ altre parte vorrei far capire a tutti gli haters che puntualmente commentano con odio sotto ogni articolo riguardante i Ball che solo il fatto di starne parlando rende la strategia di Lavar Ball efficientissima, quindi vorrei invitare tutti quelli che detestano aspramente i Ball a cercare di vedere la cosa con un occhio critico e non sempre facendosi trascinare dalla pancia e dalle emozioni, anche perché c’è chi a furia di spararla grossa si è fatto eleggere presidente degli Stai Uniti.
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